• Ricavi netti consolidati a 96,8 milioni di Euro (vs 100,4 milioni di Euro al 31/12/2014)
  • EBITDA a 4,8 milioni di Euro (5,8 milioni di Euro al 31/12/2014)
  • EBIT a 1,7 milioni di Euro (2,6 milioni di Euro al 31/12/2014)
  • Utile netto a 517 mila Euro (vs 791 mila Euro al 31/12/2014 dove ha inciso un provento straordinario di 535 mila Euro).

Proposta all’assemblea la distribuzione di un dividendo di Euro 0,06 per azione (invariato rispetto a quello del 2014).
Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte di Torino – società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, attiva nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi – riunito a Torino sotto la Presidenza del Dottor Luigi Luzzati ha approvato oggi il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2015 che sarà sottoposto all’Assemblea degli Azionisti il prossimo 28 aprile 2016.
Occorre premettere che i risultati del periodo risentono del perdurare della debolezza dei consumi alimentari delle famiglie. Infatti, nonostante la timida ripresa registrata nei primi nove mesi dell’anno, nell’ultimo trimestre del 2015 si è assistito ad un nuovo rallentamento.

Al 31/12/2015 il Gruppo CLT registra ricavi netti consolidati pari a 96,8 milioni di Euro rispetto ai 100,4 milioni di Euro registrati al 31/12/2014. La marginalità operativa lorda (EBITDA) al 31/12/2015 si attesta a 4,8 milioni di Euro rispetto ai 5,8 milioni di Euro al 31/12/2014 e il risultato operativo (EBIT) al 31/12/2015 risulta pari a 1,7 milioni di Euro contro i 2,6 milioni di Euro registrati al 31/12/2014. L’esercizio 2015 chiude con un utile netto dopo le imposte di 517 mila Euro rispetto all’utile netto dopo le imposte di 791 mila Euro registrato nel 2014, caratterizzato, quest’ultimo, da un provento straordinario di 535 mila Euro.

Si sottolinea che nell’esercizio 2015 il Gruppo Centrale del Latte di Torino è riuscito a consolidare ulteriormente il proprio presidio nei mercati di riferimento grazie ad importanti investimenti (del valore di 4 milioni di Euro) nell’ambito dell’innovazione dei processi produttivi e al rafforzamento delle attività di marketing e comunicazione a sostegno dei marchi del Gruppo che nel periodo hanno raggiunto i 3,7 milioni di Euro.

Inoltre Centrale del Latte di Torino, da sempre attenta all’evoluzione dei consumi e degli stili di vita delle famiglie italiane, in un trend che vede affermarsi sempre più le diete vegetariane, vegane, light e quelle pensate per i soggetti allergici e intolleranti al lattosio, ha saputo inserire già da tempo tra le proprie referenze bevande di origine vegetale e senza lattosio. Nel 2015 il Gruppo ha registrato una crescita delle vendite della bevanda di soia dell’87% rispetto all’anno precedente mentre quelle del delattosato hanno segnato un incremento del 15%.

Nel 2015 è proseguita poi la politica di sviluppo commerciale in Cina e negli Emirati Arabi che ha determinato una crescita delle esportazione del 9,2% rispetto al 2014.

La posizione finanziaria netta al 31/12/2015 risulta negativa per 20,6 milioni di Euro rispetto ai – 17,1 milioni di Euro registrati al 31/12/2014 avendo contribuito il ritardo nel rimborso da parte dell’Amministrazione Finanziaria del credito IVA che passa dai 4 milioni di Euro del 2014 ai 7,05 milioni di Euro della fine dell’esercizio 2015.

Per quanto riguarda la capogruppo Centrale del Latte di Torino & C., la società, al 31 dicembre 2015, ha registrato ricavi netti pari a 74,1 milioni di Euro rispetto ai 76,1 milioni di Euro del 31 dicembre 2014, il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari a 4,1 milioni di Euro rispetto ai 4,8 milioni di Euro del 2014; il risultato operativo (EBIT) è stato pari a di 2,4 milioni di Euro rispetto ai 2,8 milioni di Euro del 31/12/2014 mentre l’utile netto dopo le imposte risulta pari a 1,1 milioni di Euro rispetto agli 1,4 milioni di Euro del 31/12/2014.

La posizione finanziaria netta della capogruppo al 31 dicembre 2015 è negativa per 4,1 milioni di Euro rispetto a –343 mila Euro del 31 dicembre 2014.

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso quindi di proporre alla prossima assemblea degli azionisti, che si terrà a Torino il prossimo 28 aprile, la distribuzione di un dividendo, analogo a quello dell’esercizio precedente pari ad Euro 0,06 per azione in pagamento dal 6 maggio 2016 con stacco cedola il 4 maggio 2016.

Con riferimento al progetto di fusione per incorporazione di Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A. in Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. si ricorda che l’operazione si inserisce nella più ampia strategia di crescita per linee esterne delle due società ed è finalizzata a creare il terzo polo lattiero-caseario in Italia che verrà denominato Centrale del Latte d’Italia e rimarrà quotata al segmento STAR di Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A..

A questo proposito si rende noto che il 26 febbraio 2016 la società di revisione KPMG S.p.A., nominata dal Tribunale di Torino quale esperto comune incaricato della predisposizione della relazione sulla congruità del rapporto di cambio relativo al progetto di fusione di cui sopra ha emesso la propria positiva relazione sul rapporto di cambio delle azioni ai sensi dell’art. 2501 sexies del Codice Civile.

Circa la previsione sull’andamento della gestione dell’esercizio in corso, si segnala che i primi mesi del nuovo anno in un quadro in cui perdura la debolezza nei consumi dei prodotti alimentari, le aziende del Gruppo confermano il forte posizionamento sul mercato e la propria attenzione all’innovazione dell’offerta di prodotti di alta qualità. Per quanto riguarda il prezzo di acquisto della materia prima latte è proseguito l’andamento registrato nel corso degli ultimi mesi del 2015 che fa prevedere per tutto il 2016 una stabilità rispetto al costo totale registrato nel 2015.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Vittorio Vaudagnotti dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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